Tecnoborsa- gli italiani desiderano case più ampie e in periferia
21
Mag

Tecnoborsa: gli italiani desiderano case più ampie e in periferia

Un’interessante indagine compiuta da Tecnoborsa, dedicata al tema dell’abitare in 6 città italiane – precisamente Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli e Palermo – ci fornisce alcuni dati molto utili per capire il livello di soddisfazione dei cittadini sulle proprie abitazioni

Come sappiamo, ed abbiamo più volte rimarcato in questi mesi, la pandemia ha avuto un impatto netto sul nostro modo di vivere la casa, che ha dovuto evolversi da semplice “focolare” per diventare un mix di abitazione, ufficio, scuola, spazio ricreativo. 

Questa evoluzione, seppur dettata da necessità contingenti e non da una scelta individuale, ha cambiato le nostre esigenze abitative.  

Analizzando un campione composto da 2.657 famiglie, Tecnoborsa ha indagato tre grandi temi: 

  1. le caratteristiche delle dotazioni presenti in casa;
  2. il grado di soddisfazione nei confronti della casa in cui si vive;
  3. il mutato sentiment verso abitazione, condominio, zona e Comune di residenza attuali a seguito della pandemia e del nascere di nuove esigenze e desideri di cambiamenti.

Vediamo insieme cosa è emerso dall’indagine Tecnoborsa, soffermandoci solo sui punti 2 e 3, che ci interessano maggiormente.  

Gli italiani lamentano la mancanza di spazi esterni

La maggior parte degli immobili in cui vivono le famiglie intervistate sono trilocali di proprietà, per lo più collocati in condomini di zone centrali o semi-periferiche

Sono stati evidenziati alcuni limiti resi palesi durante questi mesi, come la mancanza di spazi verdi o all’aperto, l’assenza di un ambiente domestico da adibire esclusivamente a studio, l’esigenza di più camere da letto e bagni, così come di uno spazio fitness indoor, considerando la chiusura di palestre e centri sportivi. 

Quanto al grado complessivo di soddisfazione attuale per la propria abitazione: 

  • il 62,8% degli intervistati si è dichiarato molto o abbastanza contento;
  • il 32,6% è molto soddisfatto per gli spazi interni; 
  • il 29,1% è soddisfatto per gli spazi esterni;
  • il 24,3% è soddisfatto per la luminosità della casa; 
  • il 24,7% è soddisfatto per l’ubicazione; 
  • il 33,3% è soddisfatto per la tranquillità dei vicini. 

Per quanto riguarda, invece, gli aspetti negativi, spiccano la zona per il 45,7% e la carenza di spazi esterni per il 41,9%.

Questo dato, in effetti, si allinea a quanto raccontato in altri articoli, relativi ai nuovi trend abitativi, dove spicca l’esigenza di stanze in più e di un giardino o, comunque, di uno spazio esterno, soprattutto per le famiglie con figli piccoli. 

Migliora il sentiment in chi vive in periferia

La pandemia ha sancito anche una riscoperta della periferia, sempre più preferita dagli italiani, desiderosi di allontanarsi dal caos della città; il merito è da attribuire, almeno in parte, a questi mesi di smart working e ricorso quasi esclusivo a servizi ed esercizi commerciali di prossimità. 

Forse abbiamo scoperto che, in fin dei conti, vivere in periferia, purché in luoghi ben coperti da servizi, attività commerciali e luoghi di svago, non è poi così male

Dall’indagine Tecnoborsa, infatti, emerge che il sentiment nei confronti della propria abitazione è migliorato per chi vive in abitazioni indipendenti in periferia e fuori città.

Anzi, tra coloro che desiderano cambiare casa c’è un 29,2% che vorrebbe addirittura cambiare comune, andando a risiedere in uno più piccolo

Tra coloro che hanno dichiarato di desiderare un cambio di casa: 

  • il 32,2% vorrebbe andare a vivere in un quartiere più periferico
  • il 28,1% vorrebbe andare a vivere in una zona con più spazi verdi;
  • il 25,1% vorrebbe andare a vivere in una zona più centrale
  • il 9,9% vorrebbe andare a vivere in una zona con più servizi.

Più in generale, la percezione della propria casa è rimasta immutato per il 62,1% delle famiglie, è peggiorato nel 23,1% dei casi ed è migliorato per il 14,8%

A peggiorare è il sentiment di chi vive in case di piccolo taglio, cioè fino a 70 mq, che fino al periodo pre pandemico erano la scelta preferita dagli italiani. 

Come accennato, gli italiani desiderano una casa con una stanza in più, da destinare a ufficio o per altri scopi

Altri dati utili

La stragrande maggioranza di soggetti intervistati non ha cambiato opinione nonostante la pandemia

Ciò nonostante, è emerso che il 76,8%, se potesse, effettuerebbe dei cambiamenti importanti alla propria casa

Di questi, nello specifico: 

  • il 70,4% opterebbe per una ridistribuzione degli spazi interni della casa in cui già vive:
    • il 19,6% vorrebbe ampliare la cucina;
    • il 19,4% vorrebbe creare uno spazio da dedicare all’attività fisica indoor; 
    • il 18,3% vorrebbe aumentare il numero delle camere da letto;
    • l’8,3% vorrebbe aumentare il numero dei bagni;
    • il 7,4% vorrebbe aumentare gli spazi interni a discapito di quelli esterni; 
    • il 3,8% vorrebbe creare uno studio vero e proprio;
    • il 2,2% vorrebbe rimpicciolire la cucina;
    • un residuale 0,5% vorrebbe ridurre il numero delle camere da letto.
  • il 6,4% vorrebbe un vero e proprio cambiamento di abitazione

Le motivazioni che spingerebbero questo 6,4% a traslocare sono molto interessanti: 

  • il 50,3% desidererebbe avere un giardino privato
  • il 37,4% vorrebbe un’abitazione più grande
  • il 30,8% vorrebbe trasferirsi in un appartamento in condominio
  • il 28,7% vorrebbe trasferirsi in una casa con almeno un giardino condominiale;
  • il 23,4% vorrebbe trasferirsi in un immobile con più balconi o terrazzi;
  • il 16,4% vorrebbe andare a vivere più vicino ai parenti
  • il 10,3% vorrebbe una soluzione indipendente
  • il 6,4% andrebbe volentieri ad abitare vicino ad amici;
  • il 3,5% si sposterebbe in una casa più piccola

6 su 10 considerano l’idea di cambiare casa

Nell’indagine è stato è stato chiesto alle famiglie se prima dell’ultimo anno avessero preso in considerazione l’idea di cambiare casa ma poi, a causa della pandemia, avessero mutato opinione

Bene, il risultato è alquanto interessante: 

  • il 41,9% ha risposto affermativamente, perché ha rivalutato la propria casa (35%) e la zona di residenza (31,5%), o per paura a causa dell’incertezza economica (33,2%);
  • il 58,1% non ha cambiato idea

Conclusioni

Volendo tirare le somme di quanto emerso dall’indagine Tecnoborsa, gli italiani amano la propria abitazione, in molti casi l’hanno anche rivalutata, ma la pandemia ha fatto emergere nuove esigenze che influenzeranno il futuro prossimo del real estate. 

Case più grandi, spazi extra da adibire a studio/ufficio/palestra, giardino, terrazza, meglio se in periferia. 

Quando questa pandemia finirà, si tornerà alle vecchie esigenze? Vedremo.