
Raffrescamento a pavimento: perché conviene
Con evidente ritardo rispetto al resto del mondo occidentale, anche in Italia da qualche tempo si stanno diffondendo gli impianti di riscaldamento a pavimento, argomento al quale abbiamo dedicato un articolo sul nostro blog.
LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO DEDICATO AGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Pochi sono a conoscenza, però, che gli impianti a pannelli radianti possono essere utilizzati anche per il raffrescamento estivo.
Unendo i vantaggi del raffrescamento a pavimento a quelli derivanti da un impianto di riscaldamento a pannelli radianti si riesce ad ottenere un comfort abitativo superiore rispetto ai sistemi tradizionali.
Il costo di realizzazione dell’impianto viene di conseguenza ottimizzato dal fatto che, con una unica soluzione, si può ottenere caldo d’inverno e fresco d’estate, con un importante risparmio energetico.
Inoltre, e non è da sottovalutare, si ottiene anche un innegabile vantaggio di natura estetica, perché puoi dire addio a radiatori e condizionatori alle pareti, non proprio belli da vedere.
Approfondiamo insieme.
Di cosa parliamo in questo articolo
Come funziona un impianto di raffrescamento a pavimento
Come accennato prima, è possibile sfruttare l’impianto a pannelli radianti utilizzato nel periodo invernale per il riscaldamento per raffrescare gli ambienti nel periodo estivo.
In che modo?
Beh, mentre durante l’inverno le serpentine poste sotto il pavimento scaldano l’acqua per diffondere il calore nella stanza, in estate è possibile far scorrere acqua fredda (in media intorno ai 16°C/18°C) nelle tubature per creare un ambiente più fresco.
L’impianto a pannelli radianti permette una distribuzione omogenea delle temperature ed ha il vantaggio di rendere più bassa la temperatura media delle superfici che circondano l’individuo.
In questo modo, si evita l’impatto nocivo sulla salute dei classici climatizzatori, che immettono aria fredda nelle stanze tramite un getto, generando una sensazione di freschezza effimera, perché non favorisce una corretta dispersione del calore.
Vediamo di chiarire questo punto in modo semplice.
Differenza tra impianto di climatizzazione e raffrescamento a pavimento
In estate il sole riscalda le nostre case, raggiungendo in alcuni casi la temperatura di 50°C. Le pareti, ormai calde, rilasciano calore alle altre superfici dell’immobile fino a raggiungere un equilibrio, portando l’aria interna a superare i 30°C.
Quando l’ambiente è più caldo rispetto alla nostra temperatura corporea il nostro corpo non riesce a cedere calore verso l’esterno, ecco perché sudiamo e avvertiamo un grande disagio.
Quando azioniamo un condizionatore percepiamo una sensazione di fresco, in realtà questo sistema non raffredda la struttura dell’edificio, ma solo l’aria presente nella stanza.
In questo modo, la temperatura nell’ambiente si abbassa al di sotto della nostra temperatura corporea, consentendoci di cedere calore.
Però, appena spegniamo il dispositivo o ci spostiamo in una stanza non climatizzata, il problema si ripresenta con la medesima intensità di prima.
Un impianto di raffrescamento a pavimento, invece, interviene sulla temperatura della struttura, non solo della stanza, rendendo la casa più vivibile e confortevole.
Inoltre, e non è da sottovalutare, consuma molta meno energia.
I sistemi di condizionamento tradizionali devono immettere nell’ambiente grandi quantità di aria fredda, consumando moltissima energia.
È stato calcolato che a parità di condizioni, un climatizzatore deve raggiungere la temperatura di 7°C per offrire lo stesso comfort che un impianto di raffrescamento a pavimento può garantire raggiungendo i 16°-18° C.
L’importanza della quantità di umidità in casa
Per ottenere il massimo da un impianto di raffrescamento a pavimento è fondamentale misurare la percentuale di umidità presente negli ambienti, al fine di regolare la temperatura dell’acqua nelle tubature di conseguenza.
LEGGI L’ARTICOLO SU COME RIDURRE L’UMIDITÀ IN CASA
Per questo motivo, si procede all’’installazione di apposite sonde posizionate nelle stanze della casa e all’esterno, tramite le quali rilevare i livelli di umidità e la temperatura ambientale.
Queste sonde sono collegate alle centraline di regolazione di accensione e spegnimento, le quali adatteranno la temperatura del fluido presente nelle serpentine evitando così la formazione di condensa sul pavimento.
All’aumentare dell’umidità percepita la centralina aumenta la temperatura dell’acqua, e viceversa.
Per una resa ancora maggiore, si può procedere all’installazione di un impianto di deumidificazione e di una pompa di calore.
LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO SULLA POMPA DI CALORE
Dal 1980 costruiamo e vendiamo case nella città di Roma e nei comuni limitrofi, con impegno, competenza e passione.
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