3,3 milioni di italiani vogliono comprare casa
23
Giu

3,3 milioni di italiani vogliono comprare casa

L’incubo del primo lockdown ha lasciato spazio a una progressiva ripresa, più volte evidenziata da numerosi operatori del settore. 

Vivere chiusi in casa per mesi, costretti in molti casi a trasformare la propria dimora in un edificio polifunzionale – un po’ ufficio, un po’ scuola, un po’ ludoteca, un po’ sala hobby – ci ha fatto notare molto spesso i limiti non solo della nostra “casa dolce casa”, ma anche del contesto nel quale abitiamo. 

Per questo motivo, tantissimi italiani hanno iniziato a desiderare, o ad avvertire la necessità e non l’urgenza, di cambiare casa, come emerge anche dall’indagine sulle famiglie italiane condotta, ogni anno, da Nomisma

900 mila persone in più rispetto al 2020

Come si legge nel titolo dell’articolo, secondo l’indagine Nomisma sono circa 3,3 milioni gli italiani che hanno manifestato il desiderio di cambiare casa e di comprarne una nuova

Si tratta di una crescita importante, non solo rispetto al contesto pandemico nel quale ancora ci stiamo muovendo, ma anche se paragonato con il primo trimestre del 2020, prima insomma che scoppiasse l’epidemia. 

Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, ha così dichiarato a Il Sole 24 Ore:

“Un numero in netta crescita rispetto ai 2,4 milioni dell’anno scorso, più positivo che nel recente passato sul mercato.”

Quindi, rispetto al 2020, c’è quasi un milione di persone in più a voler acquistare una casa nuova

800 mila persona si sono già mosse

Dei 3,3 milioni di persone che hanno manifestato l’interesse nei confronti dell’acquisto di una casa nuova, sono 800 mila le famiglie che si sono già mosse verso l’acquisto.

Questo vuol dire non solo che hanno iniziato una ricerca attiva sul territorio, ma che hanno avviato l’istruttoria per un mutuo o hanno la liquidità per portare a termine il proprio intento

Come ricorda Dondi, AD di Nomisma

“Non è detto che ci riescano, ma se la previsione regge nei prossimi 12 mesi torneremo a 629 mila transazioni per fine 2021 (558 mila a fine 2020), in modo da chiudere la parte negativa della crisi Covid in maniera rapida rispetto a quanto immaginavamo”

Conclusioni

Insomma, Nomisma ci propone una fotografia alquanto speranzosa nei confronti del prossimo futuro, per un settore, come il real estate, che ha subito un duro colpo durante il primo lockdown e che ha cercato, in questi 12-15 mesi, di rimettersi in gioco. 

A quanto pare, ci sta riuscendo, non senza difficoltà, ma l’immobiliare ha dimostrato più volte di essere resiliente; quindi, possiamo essere moderatamente fiduciosi.