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10
Lug

L’impatto del Covid-19 sul real estate secondo Scenari Immobiliari

“Una crisi sanitaria globale ci sta forzando a immaginare un mondo nuovo, con un forte impatto anche sul settore immobiliare e l’industria dei servizi.”

Inizia così l’interessante rapporto pubblicato nel mese di Giugno da Scenari immobiliari, scaricabile gratuitamente qui

In effetti, la pandemia globale ha rappresentato una shock non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico, colpendo in maniera indiscriminata quasi tutti i settori, compreso quello immobiliare. 

Purtroppo, sappiamo ancora molto poco dell’epidemia, non esistono al momento cure o vaccini, quindi fare delle previsioni è molto difficile, perché non siamo nemmeno a conoscenza delle reali possibilità di un ritorno del contagio il prossimo autunno. 

Il settore immobiliare si conferma come settore pro-ciclico

Come ricorda Scenari Immobiliari, il Real Estate si conferma, ancora una volta, un settore pro ciclico, ovvero strettamente connesso all’andamento dell’economia in generale. 

“L’immobiliare si sta comportando sempre più come un settore pro-ciclico, strettamente legato all’andamento dell’economia: già pochi giorni dopo l’inizio della pandemia, anche a causa delle specificità di questa crisi, si è registrato un crollo importante del volume di transazioni e ci sarà inevitabilmente in futuro un impatto sui prezzi. Il settore solitamente risente delle crisi in tempi differiti e più lunghi rispetto ad altri settori, ma necessita anche di più tempo per uscirne.”

Questo discorso non vale per tutti i servizi, anzi, alcuni settori hanno registrato degli incrementi durante la pandemia, e più in generale sono pochi quelli che risentono così tanto, e in maniera immediata, delle oscillazioni dei mercati. 

D’altronde, se l’economia – fatte le dovute eccezioni – entra in crisi, è normale che l’acquisto di un immobile risulterà davvero difficile da portare a termine. 

Le più colpite sono le agenzie di servizi immobiliari

Secondo l’analisi di Scenari immobiliari, ad essere più colpite dalla crisi del real estate scaturita dalla pandemia sono le agenzie di servizi immobiliari, ovvero quelle realtà che guadagnano in proporzione ai prezzi delle transazioni o ai canoni incassati. 

Purtroppo queste realtà subiscono la crisi a prescindere dalla qualità dei servizi resi perché, è bene ricordarlo, la pandemia non ha prodotto una calo di domanda, come accaduto nella crisi dei subprime, ma una crisi di offerta. 

Non tutto è perduto, per fortuna. 

“In alcuni casi il blocco ha avuto un impatto marginale: ad esempio le attività di progettazione, quelle relative alle valutazioni o all’area amministrativa sono state svolte da remoto senza particolari problemi.”

Questa capacità di riorganizzarsi con il lavoro da remoto e lo smart working è emersa in misura maggiore nelle realtà più grandi e strutturate, a conferma di un grande difetto dell’industria italiana: le dimensioni delle aziende sono troppo ridotte, è necessario farle crescere per renderle più competitive sul mercato. 

Le principali sfide e preoccupazioni operative da affrontare

Nel suo rapporto, Scenari Immobiliari illustra alcune delle principali sfide e preoccupazioni operative che le realtà che offrono servizi immobiliari devono affrontare e risolvere. 

Alcune sono legate direttamente alle misure anti diffusione del Covid, come il distanziamento sociale, la sanificazione dei locali, l’utilizzo corretto dei DPI, e così via. 

Molto interessante ciò che concerne la riorganizzazione strategica e manageriale delle attività, da realizzare in tempi brevi: 

  • adozione del lavoro a distanza per tutti i ruoli che non richiedono una presenza fisica;
  • uso di dispositivi mobili e tablet per gestire le ispezioni da remoto;
  • formazione e-learning su nuovi strumenti o procedure di sicurezza;
  • progettazione e implementazione di soluzioni digitali customizzate basate su tecnologie avanzate in grado di garantire adeguati livelli di sicurezza;
  • individuazione di protocolli e linee guida per comunicare informazioni e piani di risposta alle epidemie di malattie infettive a dipendenti e clienti;
  • misure di pianificazione di emergenza per far fronte a un potenziale prolungato periodo di interruzione.

L’immobiliare residenziale post Covid-19. 

Quando si parla di immobiliare residenziale è necessario considerare il ruolo centrale ricoperto dalle agenzie immobiliari, che hanno subito un colpo enorme durante il lockdown. 

Con la riapertura delle attività, hanno dovuto riorganizzare il lavoro, puntando anche su nuove tecnologie (es. tour virtuali) e sulla comunicazione digitale, al fine di garantire un minimo di continuità e di interazione con i potenziali clienti. 

Per approfondire questo tema, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sugli scenari futuri per il Real Estate

Conclusioni

Nelle conclusioni, gli analisti di Scenari Immobiliari azzardano una previsione, alquanto verosimile. 

“[…] se l’impatto di questa crisi sarà davvero forte e duraturo vorrà dire che vedremo un ripensamento delle soluzioni tradizionali per l’abitare, il lavoro, il commercio, il trasporto di merci e persone. Potrebbero esserci degli spostamenti della domanda dai centri urbani troppo densi verso posizioni più periferiche e meno dense, alla ricerca di maggiori spazi, più verde e natura. “

Quale sarà il futuro del real estate post Covid? Lo scopriremo!