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Il settore immobiliare residenziale nel 2021 secondo Gabetti

Il 2020 è stato un anno difficilissimo per tutti, ed il settore immobiliare non è stato certo risparmiato dalla congiuntura sanitaria, sociale e soprattutto economica di questi lunghi mesi. 

Come spiegato già in un precedente articolo, basato sui dati Tecnocasa, il primo semestre del 2020 è stato caratterizzato da un calo drastico delle operazioni di compravendita, facendo registrare un – 21,8%. 

Prima della pausa natalizia, e più precisamente il 21 dicembre, l’Ufficio Studi Gabetti e Patrigest – società di consulenza del Gruppo Gabetti specializzata in Valuation & Advisory per la gestione del patrimonio immobiliare – ha pubblicato uno studio sul futuro del real estate italiano dopo l’emergenza COVID-19, analizzando settore per settore quelli che saranno gli impatti e i trend futuri.

Vediamo cosa dice lo studio in merito al settore residenziale, quello di nostra competenza e interesse.

I dati 2020 raccolti dallo Studio Gabetti

Secondo l’Agenzia delle Entrate, nei primi tre trimestri del 2020 si sono registrate 374.545 operazioni immobiliari residenziali, un netto calo rispetto allo stesso periodo del 2019, pari a -13,9%

Questo dato non stupisce, essendo relativo ad un periodo fortemente influenzato dalla pandemia, in particolare in termini di misure restrittive, lockdown, chiusure generalizzate e incertezza. 

Nel terzo trimestre 2020, però, il residenziale ha segnato un’inversione di tendenza positiva (+3,1%), dimostrando di essere il settore più resiliente.

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A crescere sono stati soprattutto i comuni non capoluogo con un interessante +8,1%, a fronte invece di un calo complessivo per i comuni capoluogo, un altro segnale dell’avanzata della provincia e della periferia nelle preferenze abitative degli italiani

Variazione dei prezzi degli immobili residenziali nel 2020

Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali, secondo le rilevazioni operate presso le agenzie del network Gabetti, nei primi nove mesi del 2020 nelle grandi città si è registrata una variazione dei prezzi intorno al -1,1% rispetto alla fine del 2019. 

I tempi di vendita sono rimasti stabili su una media di 4,5 mesi, così come gli sconti in sede di chiusura delle trattative, intorno al 12%.

La diminuzione dei prezzi è risultata più consistente nell’ultimo trimestre del 2020, e in particolare in chiusura dell’anno, ma ha colpito in misura maggiore, se non quasi esclusiva, gli immobili non rispondenti alle esigenze e all’attuale domanda abitativa dei potenziali clienti e quelli disposti in zone periferiche, con meno servizi nei dintorni. 

Il calo, in questi casi, oscilla tra il – 15% e – 20%.  

Previsione sul 2021 e trend futuri secondo Gabetti

Il Decreto Rilancio di maggio 2020 ha rappresentano una concreta opportunità di rilancio per il settore immobiliare residenziale, ma gli effetti si vedranno soprattutto nel 2021. 

L’innalzamento delle detrazioni fiscali al 110% per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione

di impianti fotovoltaici, nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, potrebbe tradursi in un sostegno importante al settore. 
Per quanto riguarda, invece, i nuovi trend per il 2021, Gabetti segnala i seguenti.

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Alcune di queste caratteristiche, come la richiesta di case più ampie, la necessità di uno spazio per lo smart working e la presenza di servizi condominiali aggiuntivi sono stati oggetto di precedenti articoli del nostro blog, che ti invitiamo a consultare. 

Conclusioni

Lo studio Gabetti ci offre un’interessante panoramica sul settore immobiliare residenziale, ma non solo. 

È possibile scaricarlo gratuitamente in formato pdf dal sito del Gruppo, qui

Vedremo come si evolverà, nei prossimi mesi, il real estate, anche in vista della campagna di vaccinazione appena avviata. Un calo dei contagi e un progressivo, seppur lento, ritorno alla normalità, potrebbe favorire l’economia in genere, compreso quindi anche l’immobiliare.