
Ecco perché gli italiani prediligono bilocali e trilocali
Quali sono le case preferite dagli italiani, in termini di taglio e metri quadri?
Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel nostro Paese si predilige il trilocale, che totalizza il 40% delle richieste e il 31,4% degli immobili presenti sul mercato, seguito dal bilocale e dal monolocale.
La nostra esperienza ci porta a confermare questo dato, non a caso da qualche anno i nostri Complessi Residenziali – in particolare Beatrice e Diana – sono composti principalmente da trilocali e bilocali.
A cosa è dovuta questa tendenza? Perché c’è più propensione all’acquisto di trilocali piuttosto che di case più grandi, come accadeva in passato?
Vediamo insieme 3 motivi che spingono gli italiani a preferire bilocali e trilocali.
Di cosa parliamo in questo articolo
1. Disponibilità di spesa inferiore
La prima ragione che spinge gli italiani a preferire i trilocali ed i bilocali è da individuare nella ridotta disponibilità di spesa rispetto al passato.
Come riporta anche Tecnocasa, infatti, si evidenzia una maggiore concentrazione nella fascia di spesa più bassa (fino a 120 mila €) e, allo stesso tempo, un aumento nella fascia di disponibilità tra 170 e 349 mila €.
Questo cosa vuol dire? Che il mercato immobiliare oggi si rivolge ad un target con budget da investire medio-bassi, con i quali è possibile quindi acquistare bilocali o trilocali.
Bisogna precisare, comunque, che la situazione varia in base alla città e all’area geografica nella quale si opera e vive, sia da un punto di costo dell’abitazione, di budget disponibile e di esigenze abitative.
Banalmente, una casa in provincia, a parità di caratteristiche, tende a costare meno rispetto alla città, soprattutto se si tratta di città importanti.
Per fare un esempio, la città più cara in Italia è Milano, nella quale a registrare maggiori richieste è il bilocale, non il trilocale.
Perché? Per varie ragioni, una di queste è senz’altro il costo elevato del mattone.
2. Variata composizione familiare
Un’altra ragione che premia trilocali e bilocali è l’innegabile mutazione della composizione familiare tradizionale.
Da diversi anni, in effetti, nel nostro Paese si tende ad uscire dalla casa dei genitori sempre più tardi, quindi ad andare a vivere da soli o con il proprio partner, e a fare meno figli.
I dati ISTAT parlano chiaro da questo punto di vista:
“Il numero medio di figli per donna scende ancora attestandosi a 1,29; nel 2010, anno di massimo relativo della fecondità, era 1,46. L’età media arriva a 32 anni, quella alla nascita del primo figlio raggiunge i 31,2 anni nel 2018, quasi un anno in più rispetto al 2010.”
Lo sappiamo, non serve sottolinearlo oltre; l’incertezza lavorativa, quindi economica, e la precarietà perenne, non favoriscono la creazione di una famiglia, tanto meno una numerosa.
È anche una delle ragioni per le quali i millennials sono meno interessati all’acquisto di una casa.
Pertanto, acquistare un quadrilocale non appare più un buon investimento, nemmeno in vista di un potenziale “futuro migliore”.
3. Case nuove vs case vecchie
Una terza ragione alla quale ascrivere la preferenza italica nei confronti dei tagli piccoli è legata alle caratteristiche e alle condizioni nelle quali versano gli immobili sul mercato.
In effetti, c’è quasi sempre una spaccatura molto netta tra case vecchie e case di nuova costruzione.
Da un lato, si trovano appartamenti di grandi dimensioni, all’interno di stabili vecchi di qualche decennio, in vendita a prezzi anche vantaggiosi, ma deficitari dal punto di vista della manutenzione, della efficienza energetica e della naturale obsolescenza alla quale ogni immobile è esposto.
Dall’altro lato, invece, abbiamo case di nuova costruzione, con classe energetica elevata, rifiniture più ricercate e costi di manutenzione e di gestione più contenuti (ad esempio, bollette meno care grazie alla migliore efficienza energetica), almeno nel breve e medio periodo.
Essendo nuove, si presume che passi un po’ di tempo prima di dover investire altre risorse per riparazioni e interventi migliorativi vari.
Queste case, però, tendono ad essere più piccole, solitamente bilocali e trilocali, e più care al momento dell’acquisto.
In poche parole, se da un lato abbiamo case vecchie in condizioni non proprio eccellenti, e con un design e una resa estetica datati, presenti sul mercato a prezzi anche convenienti, dall’altro ci sono case nuove, più piccole e costose, ma esteticamente più gradevoli e in condizioni di gran lunga migliori.
Conclusioni
Come vedi, la tendenza italiana nel preferire case di piccolo taglio è frutto di diversi fattori, tutti ugualmente importanti.
Chi, come noi, opera nel settore immobiliare, non può ignorare l’evidenza, e deve convertire o adattare la propria strategia di business ai gusti del proprio target di riferimento.
L’alternativa, è trovarsi con immobili vuoti in cerca di fantomatici clienti.
Dal 1980 costruiamo e vendiamo case nella città di Roma e nei comuni limitrofi, con impegno, competenza e passione.
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