consultazione valori immobiliari dichiarati
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Dic

Disponibile il servizio di consultazione dei valori immobiliari dichiarati

Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile un nuovo strumento, chiamato “Consultazione valori immobiliari dichiarati”, al quale si può accedere liberamente online. 

L’obiettivo dichiarato di questo servizio è rendere più trasparente il mercato delle compravendite immobiliari, senza violare però la privacy delle parti coinvolte, quindi di chi vende e di chi acquista. 

Come si legge sul sito dell’Agenzia delle entrate dedicata a “Consultazione valori immobiliari dichiarati”

“Il servizio consente la consultazione dei corrispettivi dichiarati nelle transazioni immobiliari a titolo oneroso. […] È possibile visualizzare su mappa gli immobili compravenduti e consultare le principali informazioni (categoria e consistenza catastale) delle singole unità immobiliari compravendute, nel rispetto della tutela della privacy dei soggetti coinvolti.”. 

Approfondiamo insieme, e scopriamo cos’è, come funziona e a cosa serve questo nuovo servizio dell’Agenzia delle Entrate

Cos’è il servizio “Consultazione valori immobiliari dichiarati”

Il servizio “Consultazione Valori Immobiliari Dichiarati” consente la consultazione dei prezzi di vendita dichiarati negli atti di compravendita, ma solo in quelli stipulati a partire dal 1 gennaio 2019, relativi a immobili situati in precise zone del Paese.

Non sono disponibili i dati di alcuni comuni delle province autonome di Trento e Bolzano, del Veneto, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia, dove vige il sistema dei libri fondiari (o sistema tavolare) per la pubblicità immobiliare.  

Come accennato prima, non vengono forniti dati sensibili sui soggetti coinvolti nella compravendita, garantendo così il pieno rispetto della tutela dei dati personali. 

L’aggiornamento dei dati avviene ogni mese, e si basa sull’incrocio di informazioni provenienti da: 

  • archivi delle note di trascrizione degli atti di compravendita; 
  • note di registrazione degli stessi atti; 
  • archivi censuari del Catasto;
  • l’archivio delle zone OMI.

Quali sono le informazioni disponibili

Utilizzando il servizio “Consultazione valori immobiliari dichiarati” si può accedere alle seguenti informazioni: 

  • mese/anno di stipula dell’atto di compravendita; 
  • tipologia dell’atto di compravendita;
  • numero degli immobili compravenduti nell’atto;
  • corrispettivo dichiarato per la compravendita risultante dal modello compilato per l’adempimento unico di trascrizione, voltura catastale e registrazione dell’atto;
  • comune, zona OMI, categoria catastale, consistenza catastale di ogni unità immobiliare censita nel Catasto fabbricati compravenduta nell’atto.

Queste informazioni si riferiscono solo ed esclusivamente a: 

  • atti di compravendita a titolo oneroso, nei quali tutti gli immobili sono trasferiti per l’intero. Sono esclusi, quindi, gli atti nei quali sono compravendute quote immobiliari; 
  • atti di compravendita a titolo oneroso, nei quali tutti gli immobili sono trasferiti il diritto di proprietà. Sono esclusi, quindi atti nei quali sono trasferiti altri tipi di diritto, ad esempio la nuda proprietà, l’usufrutto, il diritto di superficie, e così via.

Come viene desunto il corrispettivo dichiarato

La guida dell’Agenzia delle Entrate dedica ampio spazio a questo aspetto, spiegando che il corrispettivo dichiarato viene desunto nei seguenti modi: 

  • Per gli atti di compravendita nei quali è indicato nella nota di registro il prezzo, il corrispettivo dichiarato è il valore indicato nel campo «prezzo» della Nota di registro;
  • Nel caso in cui il campo “prezzo” non risulta compilato, viene assunto come corrispettivo dichiarato il valore presente nel campo “imponibile”;
  • Per gli atti di compravendita che non ricadono nel regime prezzo/valore, il corrispettivo dichiarato è rappresentato dal valore imponibile ai fini fiscali;

È importante ricordare, però, che il dato disponibile potrebbe non rappresentare l’effettivo corrispettivo scritto in atto, per diverse ragioni che sarebbe troppo lungo indicare qui, ma che sono riportate nella guida ufficiale. 

Come viene garantito l’anonimato

Abbiamo detto che il servizio dell’Agenzia delle entrate consente la consultazione di determinati dati, senza violare la privacy di chi ha venduto e acquisto un determinato immobile. 

Per garantire questo anonimato, e il rispetto dei dati personali dei soggetti coinvolti, si è proceduto in un modo un po’ complesso da spiegare, che proveremo però a semplificare. 

Prima di tutto, va chiarito che sono disponibili i dati degli immobili venduti in una determinata zona solo se in quell’area risultano almeno 5 compravendite a partire dal 1 gennaio 2019. 

Effettuando una ricerca su un’area precisa, verranno mostrati gli atti solo, senza però dare indicazioni geografiche precise. In poche parole, non si potrà sapere se si tratta di quel determinato immobile o di un altro presente nella zona. 

Come funziona il servizio

Il servizio “Consultazione valori immobiliari dichiarati” ha un funzionamento molto semplice. 

Si accede tramite le proprie credenziali Entratel – Fisconline (SPID, Smart Card, ecc…), andando a questa pagina e cliccando su Accedi al servizio. 

Sono disponibili due modalità di ricerca dei dati di interesse: 

  1. Ricerca.
  2. Ricerca su Mappa. 

I parametri di ricerca disponibili sono: 

  • Tipologia Atto: residenziale, residenziale misto, produttivo, non residenziale misto, pertinenze, terziario commerciale, immobili agricoli;
  • Periodo: mese/anno;
  • Filtro valore (€): può essere indicato un range minimo-massimo come riferimento per il valore dei corrispettivi dichiarati negli atti di compravendita;
  • Dimensione dell’Area: è selezionabile il raggio dell’area circolare nella quale effettuare la ricerca, compresa fra 100 metri e 1 chilometro.

Ecco una schermata di esempio del servizio di ricerca. 

consultazione valori immobiliari dichiarati esempio ricerca