
Cos’è la classe energetica di un immobile
Le persone in cerca di una casa, in affitto o da acquistare – magari richiedendo un mutuo agevolato per la prima casa – si troveranno a leggere, all’interno degli annunci, un’indicazione relativa alla classe energetica.
Si tratta di un elemento al quale spesso si attribuisce poca importanza, commettendo un errore enorme.
Infatti, quella indicazione non ci dice solo quanto l’immobile sia “amico dell’ambiente”, ma a quale spesa andremo incontro quando si tratta di riscaldare o rinfrescare la casa.
A pensarci bene, questa indicazione, spesso sottovalutata quando si compra o affitta casa, diventa importantissima in fase di valutazione di un elettrodomestico, come ad esempio una lavatrice o una stufa elettrica.
Bene, se in quel caso una classe energetica elevata si traduce in minori consumi, lo stesso vale per gli immobili.
Ma andiamo per gradi, e cerchiamo di capire cos’è la classe energetica di un immobile e come viene calcolata.
Di cosa parliamo in questo articolo
Classe energetica di un immobile: definizione
Volendo definire la classe energetica di un immobile, potremmo dire che corrisponde ad un punteggio attribuito alle prestazioni energetiche dello stesso.
Ad essere presi in esame sono la climatizzazione invernale, la climatizzazione estiva, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione meccanica e, per alcune tipologie di edificio (ad esempio le caserme), l’illuminazione e il trasporto di persone o cose.
Questo è quanto indicato nelle “Linee guida nazionali per l’attestazione della prestazione energetica degli edifici”, che puoi consultare qui.
Ai fini della classificazione, la prestazione energetica dell’immobile è espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile.
Indice di Prestazione Energetica: cos’è
Che cos’è questo indice di prestazione energetica a cui si fa riferimento nelle linee guida prima menzionate?
Si tratta, semplificando, di una formula matematica, espressa così:
EPgl,nren
Questo indice di prestazione energetica non è altro che la somma dei servizi offerti dall’immobile, elencati nel paragrafo precedente.
Quindi:
- il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per la climatizzazione invernale ed estiva: EPH,nren ed EPC,nren;
- il fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria: EPW,nren;
- il fabbisogno di energia per la ventilazione: EPV,nren;
- per immobili non residenziali, il fabbisogno di energia per l’illuminazione artificiale e il trasporto di persone o cose: rispettivamente EPL,nren e EPT,nren.
La formula utilizzata per il calcolo dell’Indice di Prestazione Energetica è, di conseguenza, la seguente:
EPH,nren + EPC,nren + EPW,nren + EPV,nren + EPL,nren* + EPT,nren*
=
EPgl,nren
*Questi due valori sono obbligatori per gli immobili non residenziali appartenenti alle categorie E1, E2, E3, E4, E5, E6, E7.
Questo valore è espresso in kWh/m2 anno, in relazione alla superficie utile di riferimento.
Ricapitolando, l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile indica
“la quantità annua di energia primaria non rinnovabile necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi a un uso standard dell’edificio, divisa per la superficie utile dell’edificio ed espresso in kWh/m2 anno”.
Questo dato è essenziale per l’elaborazione del cosiddetto Attestato di Prestazione Energetica, altrimenti noto come APE.
Vediamo insieme in cosa consiste.
Attestato di Prestazione Energetica per gli immobili (APE)
L’attestato di prestazione energetica per gli immobili (APE) è un documento obbligatorio, della durata di 10 anni, che certifica il consumo energetico e l’isolamento termico dell’edificio.
La definizione corretta, presente all’interno del Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63, è la seguente:
“documento, redatto nel rispetto delle norme contenute nel presente decreto e rilasciato da esperti qualificati e indipendenti che attesta la prestazione energetica di un edificio attraverso l’utilizzo di specifici descrittori e fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica”
Questo documento è obbligatorio:
- in fase di compravendita di un immobile;
- in fase di costruzione di un immobile;
- in fase di registrazione di un nuovo contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate. L’obbligo non si applica ai rinnovi, ma solo ai nuovi contratti di affitto;
- In caso di ristrutturazioni importanti dell’edificio, tali da variare l’indice di prestazione energetica dello stesso.
Per ottenere un Attestato di Prestazione Energetica (APE) è necessario rivolgersi ad un tecnico abilitato, regolarmente autorizzato, che provvederà poi a registrarlo presso l’Ufficio del Catasto Energetico regionale.
All’interno del documento troveremo, così come previsto dalla normativa vigente:
- la prestazione energetica globale dell’edificio sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile;
- la classe energetica dell’immobile;
- la qualità energetica del fabbricato a contenere i consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento;
- i valori di riferimento;
- le emissioni di anidride carbonica;
- l’energia esportata;
- le raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio.
All’interno delle linee guida, è presente l’Appendice B, che contiene il format da utilizzare per l’elaborazione dell’attestato di prestazione energetica.
Una sintesi, utilizzata per gli annunci commerciali, è la seguente.

Inoltre, con l’APE si certifica anche la classe energetica dell’immobile.
Classificazione energetica di un immobile
La classe energetica di un immobile è un valore, espresso tramite l’utilizzo di una lettera dell’alfabeto (con l’aggiunta di un numero per la lettera A), che indica il livello di consumi energetici riscontrati dai rilievi effettuati dal tecnico abilitato.
La classe energetica di un immobile può oscillare dalla lettera G alla lettera A4, dove G indica il livello di consumi meno efficiente e A4 quello più efficiente:
- Classe A4;
- Classe A3;
- Classe A2;
- Classe A1;
- Classe B;
- Classe C;
- Classe D;
- Classe E;
- Classe F;
- Classe G.
Volendo entrare nel dettaglio, per la determinazione della classe energetica complessiva dell’edificio per la redazione dell’APE, si procede in questo modo:
- si determina l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio di riferimento;
- si calcola l’indice di prestazione energetica non rinnovabile per l’immobile oggetto dell’attestazione e si individua la classe energetica da attribuire in base alla tabella seguente.

Conclusioni
Come vedi, la classe energetica di un immobile non è solo una indicazione sfruttata a scopi commerciali, per rendere più appetibile una casa in vendita o in affitto.
Si tratta di una indicazione essenziali per la redazione di un documento, l’APE, obbligatorio in diverse situazioni, e che non può essere elaborato in autonomia, ma solo affidandosi ad un tecnico abilitato e autorizzato.
Se possiamo permetterci, ti consigliamo di attribuire molta importanza alla classe energetica di un immobile che stai valutando per acquisto o affitto, al pari di altre caratteristiche più considerate, come la metratura, la posizione, il numero di stanze, ecc.
Una casa con classe energetica bassa si traduce, infatti, in maggiori costi da sostenere per i riscaldamenti e il raffrescamento estivo, oltre ad un comfort termico inferiore.
Insomma, non sottovalutarla.
Dal 1980 costruiamo e vendiamo case nella città di Roma e nei comuni limitrofi, con impegno, competenza e passione.
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