case stampate in 3D
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Gen

Case stampate in 3D: fantascienza o realtà?

Secondo Martin Wezowski, Chief Designer e futurologo di SAP, presto le case verranno costruite, o meglio stampate, in 3D.

Traducendo la sua previsione in una banale logica di mercato, l’offerta immobiliare tendenzialmente potrebbe crescere a dismisura, facendo quindi crollare i prezzi.

Sarà esattamente così? E soprattutto: stiamo parlando di un futuro remoto o di un futuro “imminente”?

In effetti le case stampate in 3D non appartengono più alla narrativa fantascientifica o a previsioni di un futuro lontano, ma rappresentano una realtà già validata e tradotta in progetti concreti in tutto il mondo. 

Vediamo insieme, appunto, 3 esempi concreti in cui le case stampate in 3D rappresentano già una realtà tangibile.

Se preferisci, puoi guardare il video.

La prima casa stampata in 3D: il progetto realizzato da Icon 

La prima casa stampata in 3D, effettivamente abitabile, è stata realizzata nella primavera del 2018 ad Austin, in Texas, dalla società Icon (specializzata in costruzioni robotiche), su progetto dell’organizzazione benefica New Story. 

La stampante impiegata si chiama Vulcan, ed è in grado di costruire/stampare i muri tramite una sovrapposizione di strati di cemento.

Icon casa stampata in 3D

L’abitazione è costata solo € 8.000,00 euro, ma le società prevedono di riuscire ad abbassare il prezzo a poco più di 3.000,00 euro.

Icon è una società visionaria, che ha dichiaratamente intenzione di rivoluzionare il modo in cui si progettano e costruiscono case

Sul loro sito, infatti, c’è una interessante infografica, a supporto della loro testi: 

“la costruzione degli edifici residenziali non è cambiata dai tempi del Medio Evo.” 

ICON case stampate in 3D

Gaia, il nuovo modello di casa ecosostenibile Made in Italy

La seconda casa stampate in 3D che ti segnaliamo viene dall’Italia, e più precisamente da Massa Lombarda, in provincia di Ravenna. 

Il nuovo modello di casa ecosostenibile è stato denominato Gaia, in riferimento all’utilizzo di terra cruda come principale legante della miscela costituente.

case stampate 3D Gaia

Si tratta di una di casa stampata in 3D attraverso la nuova tecnologia Crane WASP, che utilizza materiali naturali provenienti dal territorio circostante.

Il progetto è firmato, appunto, WASP, e la ricerca è stata possibile anche grazie alla collaborazione con RiceHouse, startup italiana che opera nel campo della bioedilizia attraverso l’uso degli scarti provenienti dalla produzione del riso.

Project Milestone: il primo complesso residenziale stampato in 3D in Olanda

La terza casa stampata in 3D degna di nota potrebbe venire dall’Olanda, da Eindhoven, dove sarà costruito il primo complesso residenziale stampato in 3D.

Il progetto, chiamato “Project Milestone”, nasce dalla collaborazione tra l’Università di Tecnologia di Eindhoven, il Comune di Eindhoven, l’appaltatore, la società produttrice dei materiali e la società di ingegneria.

Tutte le parti che compongono le abitazioni del villaggio stampato in 3D in Olanda verranno inizialmente stampate presso l’Università di Eindhoven per poi essere spostate in cantiere.

La stampa 3D consentirà ai progettisti e al team dell’Università di sfruttare al massimo l’espressività del calcestruzzo, realizzando cinque blocchi, tutti diversi ed originali, plasmati per incontrare le esigenze dell’utilizzatore finale.

case stampate in 3D project milestone

Come cambierà il mercato immobiliare con le case stampate in 3D

Tornando al tema iniziale di questo video, ossia la stampa 3D delle case ed il mercato immobiliare, al di là delle previsioni catastrofali più o meno verosimili, è ovvio che un tale cambio di paradigma potrebbe segnare un’epoca in edilizia.

Come è tipico della stampa 3D, si è infatti in grado di riprodurre qualsiasi forma, a partire da un progetto e da diversi tipi di materiale.

Blocchi, mattoni, componenti: tutto può essere prodotto in sito e poi usato per la costruzione. Ma è possibile anche la posa diretta del perimetro delle pareti strutturali della casa.

I potenziali vantaggi sono evidenti: 

  1. tempi e costi competitivi rispetto all’edilizia tradizionale;
  2.  uso di materiali riciclati o riciclabili; 
  3. complessivamente, una migliore qualità dei processi costruttivi. 

Ma se l’innovazione esiste ed è concreta, perché non viene usata ancora in modo diffuso? 

Essenzialmente, per la poca conoscenza dello strumento, fondamentalmente.

Ciò su cui occorre investire è l’informazione e la formazione di tutti: progettisti, imprese, committenti.

Va scalfita insomma la difficoltà culturale che ancora avvolge tutti gli operatori del settore.